J.R.R.
Tolkien. Come non parlare di questo grande scrittore, padre del
genere fantasy?
Lo
dobbiamo a lui se oggi possiamo leggere capolavori e serie
spettacolari come quelle di Terry Brooks con il suo "Ciclo di
Shannara" o George R. R. Martin con "Le Cronache del
ghiaccio e del fuoco".
Il
suo nome è conosciuto ovunque ormai, grazie anche alle trasposizioni
cinematografiche di due suoi capolavori: Il Signore degli Anelli e Lo
Hobbit.
Ormai
tutti le conoscono grazie al cinema, magari se ne sono anche
innamorati, ma in realtà non tutti hanno letto questi due
bestsellers. Oggi ti vorrei parlare de "Il Signore degli
Anelli", il più famoso tra i due.
Il Signore degli Anelli
Il
Signore degli Anelli è un vero e proprio capolavoro, è un
susseguirsi di eventi, è lo scorrimento di una trama che si snoda
magistralmente all'interno di un mondo irreale eppure così vero,
quasi tangibile, creato dal genio di Tolkien.
Cosa
si può dire di questo libro che non sia ripetitivo?
La
trama....la trama oramai è conosciuta da chiunque abbia acceso
la tv negli ultimi 10 anni, raccontarla sarebbe più che superfluo,
anche perché sulla trama di nuovo c'è ben poco da dire, anzi
proprio nulla. (poi non ti vorrei anticiparti niente tante volte non la conoscessi bene e vorresti leggerti il libro, nel tal caso puoi recuperare qui
).
Allora
cos'è che rende questo libro così speciale?
Sembrerebbe
banale, ma la risposta sta nella meticolosità e minuziosità
di Tolkien nel curare ogni singolo dettaglio, ogni più piccolo
particolare, ogni minima sfaccettatura dell'ambiente che circonda i
protagonisti della storia.
Le
descrizioni che sono presenti ne "Il Signore degli Anelli"
sono qualcosa che rasentano la perfezione. I giardini di Gran
Burrone, i boschi fatati di Lothlorien, la bianca Minas Tirith, ma
anche le putride Paludi Morte e l'oscura terra di Mordor. Sono solo
sei dei tanti luoghi che i protagonisti visitano e attraversano nel
corso della storia e sono solo sei dei tanti luoghi in cui l'autore
ci catapulta letteralmente.
Possiamo essere ovunque: seduti sulla sedia, sul divano,
ovunque....ma quando iniziamo a scorrere con gli occhi queste pagine
è come se fossimo noi stessi all'interno del libro. Sentiamo tutti
gli odori e i suoni che Tolkien descrive, leggiamo le parole e la
nostra mente le trasforma in sensazioni, in immagini e visioni di
interi paesaggi o di minuziosi dettagli.
Il
grande lavoro dell'autore non finisce qui. Quello che veramente
colpisce è come è riuscito a caratterizzare alla perfezione
ogni singolo personaggio. Come è riuscito a creare una vera e
propria personalità per ciascuno.
Nessuno
dei figuranti all'interno del libro risulta vuoto. Nessuno sembra al
lettore privo di carattere. Anche i personaggi che potremmo definire
secondari o le comparse (anche se di secondario per me c'è ben poco
in questo mondo dove ognuno ha un ruolo fondamentale ai fini della
storia) sono rappresentati in una maniera magistrale sotto ogni
aspetto, con una loro personalità unica che caratterizza ogni loro
azione.
Non
solo i personaggi sembrano così reali, ma sono talmente ben fatti
che riusciamo a percepire tutte le sensazioni e le emozioni che
provano; è come se stessimo vivendo il momento noi stessi. Sembra
quasi di toccare con mano la fedeltà di Sam, la sofferenza di Frodo
e l'autorità di Aragon.
Come
non parlare poi del mondo in cui “il Signore degli Anelli”
è immerso.
Un
mondo creato alla perfezione da sembrare quasi un'epoca della nostra
storia che è stata tralasciata nei libri di scuola.
Un
mondo perfetto non solo dal punto di vista geografico, ma umano. Un
mondo con una propria storia alle spalle che si è sviluppata nei
millenni, le cui vicende passate si ripercuotono nel presente.
Ogni
singolo paese all'interno del mondo ha le sue tradizioni, la sua
storia che si confonde con la mitologia, un misto tra fantasia e
realtà all'interno di un mondo creato dal nulla.
A
dare man forte al tutto ci sono i racconti dei saggi, i canti recitati nelle antiche lingue parlate ormai da pochi.
Lo
stesso lavoro fatto da Tolkien per creare i vari ceppi linguistici
che andiamo ad incontrare all'interno del libro è qualcosa di
inconcepibile per qualsiasi altra mente: l'intero alfabeto elfico, le
rune naniche...
Non
scherzo quando dico che più volte durante la lettura ho seriamente
staccato gli occhi dalla pagina per pensare e immaginare se realmente
questo mondo sia esistito,
incredulo
che poteva essere solamente frutto della fantasia di un uomo e non un
racconto di un'era persa per sempre dalla memoria.
Penso
proprio di essere arrivato alla fine di questa... non oserei chiamarla
recensione, più che altro è un resoconto di come ho vissuto la
storia, perché questo secondo me è un libro che va vissuto e non
solamente letto.
Tu
cosa ne pensi? Questi miei pensieri rispecchiano quello che hai
sentito quando hai letto il libro?
Nel caso non lo avessi ancora letto qui
puoi recuperare !!!
Nel caso non lo avessi ancora letto qui

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